Il legno è stato da sempre
utilizzato dall’uomo come materiale da costruzione, specialmente per la propria
casa. E’ un materiale che in parte è stato abbandonato durante il secolo scorso
(dagli anni 60 ai primi anni 90) per poi riscoprire un costante aumento
nell’uso di questa risorsa negli ultimi 20 anni.
E’ stato riscoperto sia per la
costruzione di case e piccole strutture in generale, ma anche per la
costruzione di grandi edifici, come palazzetti dello sport, aeroporti, ponti,
teatri.
Le costruzioni in legno in alcune
zone come la Scandinavia
o l’America del Nord hanno sempre riscontrato un notevole successo anche negli
anni in cui in Italia e più in generale nelle zone del Sud Europa c’era un
declino nell’uso di questo materiale.
Il rinnovato successo che ha
avuto il legno anche nelle zone come l’Italia, è dovuto al fatto che nuovi
studi sulla resistenza meccanica e al fuoco hanno convinto anche i più scettici
che costruire con il legno conviene.
Un altro vantaggio del legno è
rappresentato dalla leggerezza che permette realizzazioni che con altri
materiali sarebbero impensabili se con dimensionamenti molto maggiori, e quindi
rappresenta una materia prima indispensabile quando si costruisce strutture
antisismiche.
Infine una dote del legno è
l’isolamento acustico.
Il peso del legno essiccato varia
a seconda delle essenze, ma nel caso dei legno resinosi abbiamo un peso per
l’abete di circa 450/470 kg/metro cubo, mentre il larice pesa circa 700
kg/metro cubo.
Il legno è una risorsa
rinnovabile, se viene sfruttata in modo sostenibile anche in futuro potremo
contare su nuovo materiale da costruzione.
Da non trascurare il fatto che
una volta che il legno è stato “intrappolato” dentro una casa abbiamo rinchiuso
anche l’anidride carbonica che l’albero, quando era in vita aveva
immagazzinato. Nuovi alberi che nasceranno immagazzineranno altra anidride
carbonica finché non verranno anch’essi usati per costruire nuove strutture e
il ciclo continuerà.
Da qui l’importanza di avere sempre
boschi curati dove le piante più vecchie vengono abbattute per fare spazio a
quelle più giovani che hanno una maggiore capacità di intrappolare anidride
carbonica.
Un bosco troppo vecchio e non
curato, può anche rilasciare anidride carbonica una volta raggiunto il livello
di saturazione.
Il legno per diventare elemento
strutturale deve essere lavorato partendo dalla pianta. Nel nostro paese le
essenze più usate per il legno strutturale sono l’abete rosso, il larice, il
pino e il castagno.
Il tronco che si ottiene dalla
pianta viene scortecciato e poi viene squadrato per ottenere delle travi oppure
se segato ulteriormente delle tavole, listelli morali. Il legno viene
generalmente essiccato per ottenere una fibra ancora più leggera e resistente.
Gli elementi che si ottengono possono essere piallati per ottenere perline,
listelli piallati, morali piallati, travi.
Se questi elementi vengono anche
incollati si possono ottenere dei travi lamellari, pareti, pannelli…
I vari elementi messi insieme
vanno poi a formare il tetto in legno, la casa in legno e qualsiasi costruzione
in legno l’uomo possa immaginare di realizzare.
Il vantaggio economico del legno
è dato dal fatto che è una materia prima relativamente povera e per di più
rinnovabile specialmente se segue delle normative specifiche e degli schemi di
sfruttamento che organismi come il PEFC e FSC dettano.
Un forte impulso all’utilizzo del
legno negli ultimi 20 anni è dato dal fatto che la tecnologia ha permesso agli
operatori del legno realizzazioni che fino a qualche anno fa sarebbero state
molto difficili e risparmiando moltissimo sui tempi di realizzo delle
strutture.
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